E daje co’ sta fissazione del genere!

Lo scrivevo un anno fa, ma visto che il genio non passa mai di moda, val la pena di ribadirlo:

Da che mondo è mondo, il termine UOMINI indica l’intera specie umana, che comprende sia maschi che femmine. Ma no! L’Università di Trento, con un colpo di teatro che nemmeno gli illusionisti di Las Vegas, ha deciso di combattere la disparità di genere nella carriera accademica… con un’arma letale: declinare tutto al femminile.

D’ora in poi, quindi, nella loro sacra modulistica leggeremo: la rettrice, la direttrice generale, la preside, la professoressa ordinaria… Ma attenzione! Non è che quei ruoli siano riservati alle donne, eh. No, no! Possono benissimo essere assegnati anche agli uomini, perché la discriminazione di genere non si combatte con la discriminazione inversa (che ve pensavate?).

Insomma, il maschile sparisce sulla carta, ma nella realtà resta tutto com’era. Un colpo da maestro! Così il problema della parità viene risolto… a livello puramente visivo. E chi se ne frega se nel frattempo la lingua italiana viene stravolta: chi mai avrebbe pensato che “direttrice” potesse includere anche un “direttore”? Ma tant’è, la scienza va avanti, e con essa l’evoluzione della grammatica.

E non finisce qui! Perché se il trend si allarga, prepariamoci a un nuovo corso delle scienze naturali:

  • La cagna includerà anche il cane.
  • La susina comprenderà anche il susino.
  • La pietra conterrà pure il sasso.
  • E la f… comprenderà persino il fico!

L’Università di Trento, con la sua avanguardia sociologica, sta semplicemente anticipando i tempi. Del resto, siamo ormai avviati verso una società in cui genere e specie diventeranno concetti obsoleti. Uomini, animali, vegetali e minerali finiranno per accoppiarsi felicemente in un’orgia cosmica che stravolgerà le leggi della natura!

E a quanto pare, in alcuni angoli remoti del mondo, qualcosa del genere sta già accadendo… statevi accorti!

Ninni Speranza

1 Comment

  • Fc 30/03/2025

    Yes . make Locri EPizefiri great again.

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