Santanché: turismo motore per sviluppo economico e sociale. L´intervista

Belém, 24/9/2024

Il vicepresidente dell´ASIB (Associazione Stampa Italiana in Brasile) per Pará- Amazzonia ha intervistato  la ministra del Turismo italiana, Daniela Santanché, alla Ministeriale del G20 in Brasile.

Dal 19 al 21 di Settembre si è tenuto a Belém l’incontro sul Turismo dei ministri del G20, l’Italia è stata rappresentata dal nostro Ministro del Turismo Daniela Santanchè.

Il Ministro Santanchè ha inoltre presenziato al lancio del libro “Santa Maria de Belém do Mar Doce” prodotto dall’Ambasciata d’Italia in Brasile, che tratta degli architetti, pittori e decoratori italiani che hanno lavorato qui dal XVIII al XX secolo. 

Qui di seguito l´intervista integrale e alcune foto del G20.

Carlucci intervista il Ministro del Turismo Daniela Santanchè

 

 

D. – Ministro Daniela Santanchè, quali sono gli obbiettivi che questa riunione dei Ministri del G20 si prefigge in vista del prossimo vertice G7 sul turismo?

 

R. – Direi che ci sono alcune parole chiave che saranno valide anche per questo primo G7 sul turismo che si terrà in Italia, a Firenze. La prima parola è sostenibilità cioè il turismo deve essere sostenibile, ma la sostenibilità non dev’essere soltanto un’etichetta; la sostenibilità ha bisogno di risorse quindi ogni Governo deve sostenere il cambiamento da questo punto di vista.

Un’ altra parola chiave è l’intelligenza artificiale che sicuramente può essere un ‘opportunità ma i Governi devono far sì che non diventi una minaccia quindi bisogna regolamentare perché oggi tutto quello che ci sembra possibile non è detto che sia un’opportunità se non sapremo regolamentare questa nuova tecnologia. Sicuramente è importantissima per il turismo perché il turismo è molto digitale, molto tecnologico; le prenotazioni si fanno tutte attraverso le piattaforme ma quello che avrà l’intelligenza artificiale nel turismo avrà anche una grande massa di dati perché l’AI è un grande elaboratore di dati e attraverso i dati potremmo sviluppare delle strategie più efficaci per il turismo.

 

D. – Come Ministro del Turismo dell’Italia quali sono le Sue aspettative per questa conferenza COP 30 sul clima che si terrà qui a Belém nel Novembre del prossimo anno?

 

R. – Direi intanto che l’Italia sarà sempre più centrale in tutte le tematiche perché finalmente l’Italia ha un Governo stabile, affidabile, un Governo che poi le cose che dice le fa e quindi avremo sicuramente come Nazione un tema centrale. I temi sono tanti, bisogna saperli affrontare senza un furore ideologico, bisogna parlare dei temi senza estromettere l’uomo perché non è in contrapposizione con l’Ambiente né questo è in contrapposizione con l’Uomo ma bisogna fare delle politiche per sostenere che l’uomo e l’ambiente debbano stare insieme per produrre i migliori risultati.

 

D. – In questa città, Capitale dell’Amazzonia Orientale, hanno lavorato in passato molti artisti italiani nel campo della pittura, della decorazione, dell’architettura. Che effetto fa vedere per la prima volta tutto ciò di persona?

 

R. – È stato molto bello e ieri abbiamo visitato la Cattedrale e alcuni Musei dove l’impronta è sicuramente italiana. Abbiamo visto che l’Ambasciata italiana in Brasile ha promosso e lanciato questo libro bellissimo parlando di italiani che erano artigiani, architetti, ingegneri che hanno attuato qui a Belém e quindi questo ci rende ancora più orgogliosi di essere italiani, anzi le dirò di più, noi italiani più andiamo in giro per il mondo e più dobbiamo essere orgogliosi di esserlo perché dovunque andiamo c’è qualcosa che ci rappresenta e soprattutto c’è sempre grande meraviglia e attenzione quando si parla della nostra grande Nazione.

 

D. – Ministro quali sono state le Sue prime impressioni sulla città di Belém?

 

R. – Belém è sicuramente una città interessante comunque una porta per l’Amazzonia e la foresta amazzonica è un riscontro in tutto il mondo perché comunque ci dobbiamo ricordare che è per tutti il polmone del mondo, poi perché ha delle bellezze naturalistiche importanti e soprattutto poi c’è questa grande voglia, come ha detto il Ministro del Turismo brasiliano, di puntare sul turismo, di metterci i soldi perché quando si parla di sviluppo e di turismo gli Stati e i Governi centrali ci devono credere e vedendo poi che qua il prossimo anno ci sarà un grandissimo evento sono certa che Belém cambierà faccia diventando ancora più bella e mi auguro che ci saranno anche aziende italiane che daranno il loro contributo.

 

D. – Qui in Brasile vivono circa 32 milioni di discendenti italiani, molte di queste persone non sono poi mai tornate in Italia per vari motivi ma esiste ed è ormai iniziato un turismo di ritorno che forse andrebbe incentivato, cosa può dirci su questo?

 

R. – Il turismo delle radici. Noi abbiamo tantissimi brasiliani che hanno origini italiane, io dico semplicemente che per noi esseri umani è molto importante dove si va ma è anche molto importante sapere da dove si viene e io credo che dovrebbero venire nei loro luoghi di origine per imparare a conoscere se stessi perché poi le famiglie di origine sono quelle che danno l’imprinting; la nostra educazione, la nostra vita,  i nostri valori, la nostra visione e quindi consiglierei a tutti di venire a vedere le proprie origini perché possono essere uomini e donne migliori quando scoprono da dove arrivano.

 

Alcune immagini dell´evento

 

 

 

 

 

 

Celso Sabino, Ministro del Turismo del Brasile

Paolo Carlucci

ASIB-AISE

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