Treviso, 24 aprile 2025 – S’è spenta la stella da scerifo (sceriffo) di Giancarlo Gentilini (Serravalle, borgata di Vittorio Veneto, 3 agosto 1929), scomparso oggi a Treviso dopo che, negli ultimi giorni, era stato ricoverato nell’ospedale Ca’ Foncello.
Fu sindaco per la Liga Veneta/Lega Nord della città della Marca per due mandati, dal 1994 al 1998 e dal 1998 al 2003. Venne nominato vice sindaco in altre due tornate (2003-2008 e 2008-2013). Ritentò una terza volta la carica di primo cittadino nel 2013 (anche con la sua lista civica), riuscendo ad andare al ballottaggio per poi cedere al candidato di centrosinistra, Giovanni Manildo.
Nonostante avesse sancito il suo ritiro da ambiti politici in seguito alla débâcle elettorale, mantenne il suo ruolo di consigliere comunale d’opposizione fino al termine dell’incarico.
Si dimostrò polemico ed innovatore, controcorrente dalle tante controversie (anche giudiziarie, per certe sue dichiarazioni ritenute xenofofe, omofobe, contro immigrati, meridionali e donne/femministe), venendo avversato da politici, clero e richiamato da esponenti della Lega.
Laureato in Giurisprudenza, si sposò nel 1962 con Teresina Pini di San Vendemiano (Treviso) con la quale ebbe i figli Stefano ed Antonio. Defunta la consorte nell’ottobre 2017, il 26 maggio 2018 convolò a nuove nozze nel municipio di Viano (Reggio Emilia) con Maria Assunta Pace.
Alla sua veneranda età. Proprio un vecchio giovane leone di San Marco…
Ultimamente apparve nelle reti televisive commerciali venete quale testimonial d’una ditta di apparecchi acustici.
Claudio Beccalossi