Quando la Civiltà Incontra la Barbarie: Il Premio Oscar per la Maleducazione

Toh, ci mancava pure questa! Busto Arsizio, città di quiete e cultura, improvvisamente catapultata in un remake mal riuscito di un film d’azione di serie B. Protagonisti? Una quarantina di aspiranti stuntman che, invece di provare scene per Fast & Furious, hanno deciso di improvvisare un assedio contro la Polizia. E perché no? È sempre un’ottima idea minacciare chi indossa una divisa. Innovativi, davvero.

Tutto inizia con due individui che pensano bene di esperimentare un nuovo tiro al bersaglio, ovvero lanciare bottiglie contro le auto in transito. Magari era un nuovo sport olimpico di cui non eravamo a conoscenza. Le forze dell’ordine, quelle fastidiose figure che ancora credono nell’ordine pubblico, intervengono e si trovano subito circondate da un club esclusivo di 40 forsennati. “Polizia m…”, “Dovete morire tutti!” è il nuovo tormentone dell’inverno. Chissà che non sia disponibile anche su Spotify?

A questo punto, il colpo di scena: cori per Ramy e insulti contro il governo. Un tocco di varietà, come se l’assalto alla polizia non fosse già abbastanza creativo. Per buona sorte, i poliziotti, dimostrando una pazienza che avrebbe fatto impallidire il patriarca Giobbe, hanno evitato che la situazione peggiorasse. Diamine, ma che peccato! E noi che avevamo previsto effetti speciali.

I due protagonisti principali di questa brillante performance sono stati identificati: marocchini, 25 e 33 anni, con tanto di denuncia per danneggiamento, minacce e resistenza a pubblico ufficiale. Ovviamente, non finisce qui. Partono le indagini per scovare i figuranti di questa brillante sceneggiata. Le telecamere, quelle antipatiche spie sempre accese, hanno ripreso tutto. Che fastidio essere immortalati mentre si esprime la propria creatività.

E adesso? Sorge spontanea la domanda se sia sufficiente una denuncia o se sia alla fine arrivato il momento di premiare certe esibizioni con sanzioni esemplari. Magari un bel reality show dal titolo “Chi sfida di più la legge?” con eliminazioni dirette, stavolta, però, in senso restrittivo. Perché si sa, la barbarie è affascinante solo nei libri di storia, non nelle nostre strade.

In attesa della prossima attrazione, un caloroso applauso alla Polizia che, ancora una volta, ha dovuto fare propri i principi dei monaci zen. Ma è noto, in Italia, la pazienza delle forze dell’ordine è infinita. Ohibò, speriamo non sia anche la nostra, .

Giuseppe Arnò

 

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