La Bisiacaria nel mondo

Gruppo Costumi Tradizionali Bisiachi di Turriaco a Rio de Janeiro

Da destra: il C.G.Massimiliano Iacchini e il Cav. Franco Miniussi

Laddove una variante del dialetto veneto assimila influenze friulane sorge il dialetto bisiaco. Ci riferiamo ad una zona geografica (la Bisiacaria), a me molto cara per aver trascorso un “periodo aureo” della mia vita, posta nella parte meridionale della provincia di Gorizia, inclusa in un triangolo i cui vertici coincidono con il golfo di Panzano, il fiume Isonzo dalla foce a Sagrado e il limite ovest dell’Altopiano Carsico. In altre parole, il dialetto bisiaco altro non è che un idioma risultato della graduale venetizzazione della popolazione storicamente friulana e per ciò ab origine friulanofona e, in minima parte, slovenofona.

 

Copertina del libro offerto dal Cav. Franco Miniussi a Giuseppe Arnò

Da sin.: Giuseppe Arnò, Franco Miniussi e Marco Forgiarini

Sul palco Gruppo Costumi Tradizionali Bisiachi 

Presentazione degli artisti al Console Generale

 

Oltre al dialetto e al calore umano che contraddistinguono gli abitanti di detta zona vanno evidenziati il folclore, le tradizioni e la cultura popolare, che all’interno del lessico dei beni culturali, vennero definiti, con una felice espressione coniata nel 1991 dall’antropologo Alberto Mario Ciresebeni demoetnoantropologici.

Ora appunto, è sugli artisti del Gruppo Costumi Tradizionali Bisiachi di Turriaco che scriverò brevemente, in occasione della loro tournée brasiliana, che si è conclusa il 13 settembre scorso nella meravigliosa Rio de Janeiro.

Detto Gruppo, costituito nel 2000, rappresenta egregiamente la Bisiacaria nel mondo, valorizzando il patrimonio storico, culturale, artigianale, artistico e musicale della stessa attraverso multiformi manifestazioni, anche itineranti, come per l’appunto dimostra la tournée di cui trattasi.

Col supporto del Consolato Generale d’Italia e dell’Istituto Italiano di Cultura di Rio de Janeiro, il gruppo si è esibito sul palco del salone del Polo Culturale ItaliaNoRio sul cui sfondo un mega telone ha proiettato le straordinarie eccellenze della regione Friuli Venezia Giulia.

Il Console Generale di Rio de Janeiro, Massimiliano Iacchini ha porto il benvenuto agli acclamati ospiti, ricordando il contributo che l’emigrazione giuliana ha fornito alla cultura, all’economia e al carattere nazionale del Brasile, nonché l´importanza che le iniziative artistiche itineranti costituiscono per il mantenimento dei valori che rappresentano. Va segnalata la presenza all’evento del Cav. Franco Miniussi del direttivo AGM, del presidente di AGM-Rio e di vari membri dello staff consolare, tra cui il dott. Marco Forgiarini, prezioso coordinatore del riuscitissimo spettacolo.

Attraverso la bellissima esibizione musico-canora degli artisti, la nostalgia (la c.d. saudade) ovvero quel complesso stato emotivo che si manifesta attraverso il desiderio tormentoso di ritornare a luoghi, tempi o eventi del passato, ha toccato i cuori dei presenti originari della Bisiacaria: alcuni attimi… di malinconia, anche se gli scienziati (Routledge e colleghi) affermano che la nostalgia ha una funzione adattiva e un’utilità evolutiva. In una serie di studi essi hanno analizzato come la nostalgia possa sostenere e rinforzare l’attribuzione di senso alla vita. Sarà davvero così? Comunque sia, sul finire, gli artisti hanno improvvisato un divertente ballo di coppia col pubblico presente; una piacevolissima nota che ha conferito all’evento il meritato successo. Ah, quasi dimenticavo…  non è naturalmente mancato l´aperitivo italiano più famoso al mondo: l´Aperol spritz!

Giuseppe Arnò

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