Sinner torna, vince e infiamma Roma: Foro Italico in delirio
ROMA – È tornato. Ed è tornato alla Sinner: silenzioso, elegante, letale. Jannik Sinner rientra in campo dopo 104 giorni e lo fa come se nulla fosse successo, con una vittoria secca sull’argentino Mariano Navone (6-3, 6-4) agli Internazionali d’Italia. Il pubblico romano lo accoglie come un eroe rientrato dalla battaglia… o forse da una lunga vacanza di lusso, a giudicare dalla forma fisica e dal tennis scintillante.
Un ritorno che sa di abbraccio collettivo, con un Centrale gremito e arancionissimo: parrucche, magliette, cori da stadio – mancavano solo i fumogeni (per fortuna). Ma il vero botto lo fa lui, Jannik, che a fine match firma la camera con un semplice: “Che bello” e un cuore. E in effetti, che bello davvero.
Con un completo total black degno dei grandi ritorni e una concentrazione zen, Sinner archivia le formalità in poco più di un’ora e mezza. Navone, n.99 del mondo, prova a resistere ma viene travolto tra colpi profondi, dritti chirurgici e quella freddezza da n.1 che – spoiler – resterà tale almeno fino al Roland Garros.
E mentre in tribuna mamma Siglinde e papà Hanspeter applaudono commossi accanto ad Alcaraz (che prende appunti?), dagli spalti arriva l’incitamento più romano di tutti: “Daje Jannik!”.
I numeri?
22 vittorie consecutive.
1 cuore disegnato.
0 dubbi: Sinner è tornato, e fa sul serio.
Prossimo avversario? L’olandese Jesper de Jong. Ma intanto godiamoci questo ritorno. Perché il cavaliere roscio è tornato a galoppare. E no, “non je devi rompe”.
di Redazione