Caro lettore Romano,
le sue controdeduzioni sui primi 100 giorni di Trump meritano una risposta tanto allegra quanto pungente, perché se c’è qualcosa che abbiamo imparato dalla politica mondiale, è che non c’è niente di più terapeutico di un sorriso ironico di fronte alle grandi questioni.
In ordine progressivo le nostre considerazioni ai suoi tre argomenti
- “Lasciamo che i 100 giorni ci diano risposte!”
Certamente, lasciamo che la magia dei numeri tondi ci illumini! I primi 100 giorni di un governo sono come la settimana bianca al liceo: pieni di promesse, qualche scivolone, e un sacco di foto che nessuno vorrebbe rivedere. Ma chi può resistere al fascino di questa scadenza arbitraria? Dopotutto, 100 giorni bastano per scrivere una storia d’amore, ma non sempre per costruire una politica coerente.
- “All’inferno l’impero, purché il mondo sopravviva”
Qui si tocca un argomento affascinante: il karma geopolitico. Certo, vedere l’impero vacillare potrebbe sembrare una piccola rivincita per la periferia. Ma attenzione, perché quando un gigante inciampa, tende a cadere su tutti quelli intorno. Forse, anziché sperare nel collasso, potremmo auspicare un risveglio, una sorta di terapia di gruppo in cui l’impero si guardi allo specchio e si chieda: “Ma non è che stiamo esagerando?”
- “Il Capitol Hill, l’amnistia e la memoria corta”
Ecco, l’amnistia selettiva, un grande classico della politica mondiale! Certo, il comportamento davanti all’assalto al Capitol Hill ci ha fatto alzare un sopracciglio collettivo. Ma forse è un invito a ricordare che la storia non perdona la memoria corta. Se c’è una lezione qui, è che le istituzioni democratiche sono come le piante grasse: sopravvivono a lungo, ma non tollerano troppi colpi di tosse.
In sintesi, caro lettore, attendiamo con ansia il bilancio di questi famosi 100 giorni, ma nel frattempo ricordiamo che la politica è un teatro dove ogni atto si scrive in diretta. E a volte, il pubblico dovrebbe essere più critico con la trama, senza dimenticare di sorridere ai dettagli.
Un brindisi alla commedia umana.
Redazione