Rivista La Gazzetta https://lagazzetta-online.com/ Portale di Notizie Sat, 17 May 2025 22:51:32 +0000 pt-BR hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.7.1 https://lagazzetta-online.com/wp-content/uploads/2021/10/logo-1-150x90.png Rivista La Gazzetta https://lagazzetta-online.com/ 32 32 Europa in Tilt, Libia al Microonde e Trump con le Valigie per Gaza: la Geopolitica del Follia Tour https://lagazzetta-online.com/europa-in-tilt-libia-al-microonde-e-trump-con-le-valigie-per-gaza-la-geopolitica-del-follia-tour/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=europa-in-tilt-libia-al-microonde-e-trump-con-le-valigie-per-gaza-la-geopolitica-del-follia-tour https://lagazzetta-online.com/europa-in-tilt-libia-al-microonde-e-trump-con-le-valigie-per-gaza-la-geopolitica-del-follia-tour/#respond Sat, 17 May 2025 22:34:19 +0000 https://lagazzetta-online.com/?p=16501 Tra zar, sceicchi, visionari in cravatta rossa e un’Europa col mal di testa: breve guida semiseria all’implosione programmata del buon senso globale. Disamina (pseudo) seria della follia generalizzata Siamo alle comiche finali, solo che il teatro è l’intero pianeta e le uscite di scena sono con esplosioni vere, non effetti speciali. L’Europa naviga a vista, […]

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Tra zar, sceicchi, visionari in cravatta rossa e un’Europa col mal di testa: breve guida semiseria all’implosione programmata del buon senso globale.

Disamina (pseudo) seria della follia generalizzata

Siamo alle comiche finali, solo che il teatro è l’intero pianeta e le uscite di scena sono con esplosioni vere, non effetti speciali. L’Europa naviga a vista, con la bussola impazzita e il timoniere assente. Gli analisti parlano di multipolarismo, ma quello che vediamo è un multicaos: da un lato ci si appella allo Spirito Santo per una pace globale — che, in tempi di intelligenze artificiali e droni kamikaze, è come invocare la pioggia nel Sahara — dall’altro, lo spettro di un’apocalisse nucleare, gentilmente offerta dal Cremlino, incombe su un continente che non sa più se applaudire o evacuare.

La Libia: una nazione diventata Sudoku geopolitico

La situazione in Libia è talmente intricata che anche Sherlock Holmes si darebbe alla macramè. Dopo il bombardamento franco-britannico con regia Sarkozy (grande interprete del genere complotto da salotto), il paese è passato da “dittatura stabile” a “anarchia a tempo indeterminato”. Gheddafi — l’uomo che metteva tende berbere nel giardino dell’Eliseo — manteneva almeno la caldaia nordafricana sotto controllo. Oggi, invece, è come se qualcuno avesse buttato una cassa di Kalashnikov dentro un frullatore tribale.

Ucraina: teatro della tragicommedia slavo-europea

Nel frattempo, la guerra in Ucraina è diventata il reality show geopolitico per eccellenza. Lo Zar di Mosca gioca a Risiko con i confini, mentre l’Occidente ci mette le bandiere arcobaleno e i post indignati. I negoziati? Pura scenografia. Il copione lo scrive solo uno: e lo fa in cirillico.

E ora Trump: il regista visionario della geopolitica deluxe

Come se mancasse un tocco surrealista, ecco arrivare Donald Trump, il Fellini della diplomazia internazionale. L’ultima sua idea — riportata da NBC News — è un piano che farebbe arrossire anche un romanzo distopico: evacuare la Striscia di Gaza (una delle aree più densamente popolate e martoriate del pianeta) e trasformarla in una località turistica. Resort di lusso, centri benessere e magari un campo da golf dove oggi piovono bombe. Nel frattempo, un milione di palestinesi andrebbero gentilmente spediti in… Libia. Già, quella Libia.

Logistica della follia: mille Airbus e zero piste

Per spostare un milione di persone ci vorrebbero più di mille voli di Airbus A380. Dettaglio comico: non ci sono aeroporti funzionanti nella Striscia. Dettaglio tragicomico: la Libia non è proprio in vena di accoglienza, tra milizie, mine, jihadisti e clan armati fino ai denti. Il Dipartimento di Stato americano lo sa bene: sconsiglia fortemente ai suoi cittadini di mettere piede lì. Ma per Trump, si sa, la logica è solo un’opinione.

Tra beatificazioni e bunker nucleari

Nel mezzo di questo teatro dell’assurdo, l’Europa si aggrappa ai santi, agli esorcisti e ai vertici UE. La speranza? Che lo Spirito Santo scenda davvero, possibilmente con un buon curriculum in diplomazia internazionale. L’alternativa? Un’apocalisse globale che, volendo vedere il lato positivo, almeno chiuderebbe la questione climatica.


Conclusione (o diagnosi?):
Non è chiaro se stiamo assistendo alla fine di un’epoca o all’inizio di una barzelletta lunga quanto la Storia. Ma tra autocrati che giocano a Risiko, piani di reinsediamento che, se veri, sembrano scritti da uno sceneggiatore burlone e istituzioni europee paralizzate come cervi nei fari, una cosa è certa: se non ci pensa lo Spirito Santo, ci penserà l’entropia.

E a quel punto, potremmo davvero rimpiangere Gheddafi.

di Redazione

Gheddafi – By U.S. Navy photo by Mass Communication Specialist 2nd Class Jesse B. Awalt/Released – DefenseImagery.mil, VIRIN 090202-N-0506A-534, Public Domain, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=81125969

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LA STORIA DI JOE FARRUGGIO CON LE MANI INFARINATE https://lagazzetta-online.com/la-storia-di-joe-farruggio-con-le-mani-infarinate/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=la-storia-di-joe-farruggio-con-le-mani-infarinate https://lagazzetta-online.com/la-storia-di-joe-farruggio-con-le-mani-infarinate/#respond Sat, 17 May 2025 19:58:50 +0000 https://lagazzetta-online.com/?p=16497 IL GUSTO DEL SUCCESSO: TUTTA LA STORIA DI JOE FARRUGGIO CON LE MANI INFARINATE   Roma, 12 maggio 2025 – “La storia di Joe: dagli USA arriva con un nuovo libro, ricco di Speranza, ma che ha il Gusto del Successo – dichiara Massimo Lucidi Presidente della Fondazione e-novation – che con il curatore Gianni […]

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IL GUSTO DEL SUCCESSO: TUTTA LA STORIA DI JOE FARRUGGIO CON LE MANI INFARINATE

 

Roma, 12 maggio 2025 – “La storia di Joe: dagli USA arriva con un nuovo libro, ricco di Speranza, ma che ha il Gusto del Successo – dichiara Massimo Lucidi Presidente della Fondazione e-novation – che con il curatore Gianni De Simone e la casa editrice “publiGRAFIC” ha portato la Sicilia alla Casa Bianca con un vero romanzo, scritto con le mani infarinate”.

 

“Dopo lo straordinario successo ottenuto negli Stati Uniti con il libro ‘My Name Is Joe and I Am a Pizza Man’, l’autore Joe Farruggio ha deciso di tradurre in italiano il racconto del suo sogno italiano realizzato. Il noto ristoratore di Washington, D.C., tornerà in Italia per partecipare al Salone Internazionale del Libro di Torino. Dopo aver presentato la versione in lingua inglese del libro su Fox TV, Italia 1, Rai e nel programma “Little Big Italy”, il pizzaiolo siciliano emigrato in America a soli 15 anni è orgoglioso di condividere i segreti del suo successo duramente guadagnato con i suoi connazionali in Italia. La versione inglese del libro, ‘My Name Is Joe and I Am a Pizza Man’, è stato scritto insieme a Thierry Sagnier, Joe Farruggio è poi tradotto in italiano con l’aiuto del suo amico e cognato Angelo Badalamenti”.

 

Per la pubblicazione in Italia si è affidato alla casa editrice calabrese, publiGRAFIC con sede a Cotronei, in provincia di Crotone. La cura del testo è stata affidata a Gianni De Simone, ideatore della rivista il CalabrOne, e così ‘My Name Is Joe and I Am a Pizza Man’ diventa ‘Il Gusto del Successo’, con il sottotitolo ‘Il mio nome è Joe e sono un pizzaiolo’.

 

«È l’inizio di una nuova avventura internazionale» afferma Gianni De Simone. «Con Il Gusto del Successo partiremo per un tour in Italia: il primo appuntamento sarà il 15 maggio 2025 al Salone Internazionale del Libro di Torino, seguito dal 17 maggio a Reggio Emilia. Poi sarà la volta di Agrigento, Capitale Italiana della Cultura, e stiamo già pensando a una tournée anche internazionale…». La pizza è il cibo più popolare al mondo, e Joe Farruggio sa tutto quello che c’è da sapere su questa deliziosa creazione italiana. Il mio nome è Joe segue Farruggio dalla sua infanzia in Sicilia fino alla cucina del suo celebre ristorante Il Canale, situato nel cuore di Georgetown, a Washington, D.C insieme al famoso punto di riferimento a Virginia, A Modo Mio, e nella sua catena di ristoranti casual in rapida espansione, 90 Second Pizza.

 

IL GUSTO DEL SUCCESSO è la quintessenza della storia di un immigrato: il racconto di un uomo che ha trasformato il suo lavoro in ricchezza, dimostrando che, con coraggio, intelligenza e istinto, il “Grande Sogno Americano” può ancora diventare realtà.

 

 

NOTA DEL CURATORE

Pubblicare un libro significa sempre dare voce a una storia che merita di essere raccontata. Quando ho avuto l’opportunità di leggere il manoscritto di Joe Farruggio, ho capito subito che non si trattava solo di una semplice autobiografia, ma del racconto di un viaggio straordinario, di una vita vissuta con passione, sacrificio e determinazione. La storia di Joe è quella di un uomo che ha creduto fermamente nel proprio sogno e, con dedizione e tenacia, ha saputo trasformarlo in realtà.

 

L’emigrazione è un tema che attraversa molte generazioni e culture, e il percorso di Joe rappresenta un esempio concreto di come il cosiddetto “sogno americano” si poteva e si può realizzare con coraggio e duro lavoro. Partito dalla Sicilia con poche certezze e tanta speranza, Joe ha costruito il suo futuro mattone dopo mattone, impasto dopo impasto, fino a diventare un punto di riferimento nel mondo della ristorazione. Il suo percorso non è stato privo di ostacoli, ma ogni sfida affrontata ha rafforzato la sua determinazione, rendendolo l’imprenditore di successo che è oggi.

 

Leggere la sua storia significa entrare nel cuore di un uomo che non si è mai arreso, che ha saputo reinventarsi e che oggi, attraverso questo libro, vuole condividere le lezioni apprese lungo il cammino. Ma il valore di questa testimonianza non sta solo nel successo imprenditoriale di Joe: sta soprattutto nella sua volontà di ispirare, di offrire una guida a chiunque sogni di costruire qualcosa di grande partendo da zero. L’opera che avete tra le mani non è solo il resoconto di un’esperienza di vita, ma un messaggio di speranza e di incoraggiamento per tutti coloro che credono nei propri sogni e sono pronti a lavorare sodo per realizzarli.

 

Gianni De Simone

 

Fonte: G. Palmerini

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Mostra “ Eccelenze Italiane”do artista Italiano Guido Totoli https://lagazzetta-online.com/mostra-eccelenze-italianedo-artista-italiano-guido-totoli/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=mostra-eccelenze-italianedo-artista-italiano-guido-totoli https://lagazzetta-online.com/mostra-eccelenze-italianedo-artista-italiano-guido-totoli/#respond Fri, 16 May 2025 18:53:59 +0000 https://lagazzetta-online.com/?p=16488 A Mostra de Arte “Eccelenze Italiane” foi aberta ao público no dia 14 de maio no espaço Mostra do Consulado Italiano, em São Paulo com o artista plástico Italiano Guido Totoli.   Esta Mostra  encontra-se no andar térreo da sede do Consulado da Itália na avenida Paulista, podendo ser visitado diariamente por todos que comparecem […]

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A Mostra de Arte “Eccelenze Italiane” foi aberta ao público no dia 14 de maio no espaço Mostra do Consulado Italiano, em São Paulo com o artista plástico Italiano Guido Totoli.

 

Esta Mostra  encontra-se no andar térreo da sede do Consulado da Itália na avenida Paulista, podendo ser visitado diariamente por todos que comparecem ao prédio consular.

 

A cerimônia contou com a presença da Vice-cônsul Mariana e familiares do artista num clima emotivo e de grande significado, ao mostrar e reconhecer a obra de um artista verdadeiramente completo que transita pela pintura e escultura com muita desenvoltura.

 

 

Guido escolheu o Brasil para visitar e acabou fincando raízes em terras brasileiras, fazendo florescer sua arte em terras brasileiras e ajudando a disseminar a cultura italiana por este imenso país, que abraçou e continua abraçando italianos e seus descendentes.

 

Guido Totoli, arquiteto, escultor, pintor, ceramista e desenhista, chegou ao Brasil em 1958, desenvolvendo sua carreira artistica com inúmeros pintores e escultores renomados, tendo trabalhos expostos no MASP, Museu de Arte de São Paulo e na Assembleia Legislativa. Também foi convidado pela “Secretaria de Cultura do Estado De São Paulo” para realizar um trabalho comemorando os “150 anos da Imigracão Italiana” no “Museu Histórico de Amparo”.

 

Guido Totoli nasceu em Mercato Cilento, na província de Salermo (Itália) no ano de 1937. A partir de 1949 frequentou a escola de arte local e em 1955 estudou desenho, pintura, escultura e cerâmica. Mudou-se para o Brasil em 1958, onde conheceu e frequentou os ateliês de Alfredo Volpi, Mario Zanini, Ottone Zorlini, Ângelo Simeoni, Hugo Adami, Arnaldo Ferrari, entre outros. Em 1960, participou de salões oficiais onde recebeu os primeiros prêmios. A partir de 1977 participa de várias exposições em São Paulo e no interior e em 1979, é convidado pelo governo do Estado de São Paulo para ser membro de júri no Salão Paulista de Belas-Artes.

 

Suas obras foram capa de catálogos de inúmeros leilões de arte em São Paulo e no Rio de Janeiro. Em 1981, foi convidado especial do professor Pietro Maria Bardi para participar da exposição Itália-Brasil, no Museu de Arte de São Paulo. Em 1984 recebeu a medalha de prata do Centro Internacional de Arte Contemporânea de Paris, com sua obra “Paisagem Brasileira”.

 

Seus trabalhos fazem parte de coleções particulares e oficiais do Canadá, Estados Unidos, Suíça, Alemanha, Itália, Argentina, Brasil, no Museu de Arte de São Paulo (Masp) e no Museu de Arte do Parlamento de São Paulo.

 

Antonio Spalletta (ASIB)

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Testate chic per menti eleganti: l’Europa si sveglia e sogna la bomba griffata https://lagazzetta-online.com/testate-chic-per-menti-eleganti-leuropa-si-sveglia-e-sogna-la-bomba-griffata/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=testate-chic-per-menti-eleganti-leuropa-si-sveglia-e-sogna-la-bomba-griffata https://lagazzetta-online.com/testate-chic-per-menti-eleganti-leuropa-si-sveglia-e-sogna-la-bomba-griffata/#respond Thu, 15 May 2025 01:01:01 +0000 https://lagazzetta-online.com/?p=16482 L’Europa, quella stessa che produce profumi, formaggi stagionati e regolamenti sulle curvature delle zucchine, ha deciso finalmente di alzare lo sguardo dal cappuccino e dalla bio-insalata per fare una domanda scottante: “E se ci facessimo anche noi una bella bomba atomica, così… de griffe?” Perché, diciamocelo, non è forse curioso che paesi come la Corea […]

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L’Europa, quella stessa che produce profumi, formaggi stagionati e regolamenti sulle curvature delle zucchine, ha deciso finalmente di alzare lo sguardo dal cappuccino e dalla bio-insalata per fare una domanda scottante: “E se ci facessimo anche noi una bella bomba atomica, così… de griffe?”

Perché, diciamocelo, non è forse curioso che paesi come la Corea del Nord — dove il Wi-Fi è un miraggio e il riso è razionato — possano minacciare il mondo con un arsenale nucleare mentre l’Europa, regina dell’ingegneria, dell’aerospazio e della burocrazia millimetrica, non sa nemmeno da che parte si innesca un deterrente?

India, Pakistan, Israele (che ufficialmente non ce l’ha, ma tutti fanno finta di niente), Iran — tutti con la bomba in tasca come fosse un accendino. E noi? Noi a guardare, indignati, con una risoluzione dell’Europarlamento e un hashtag pacifista.

Un recente studio UE ha evidenziato che gli europei sono convinti di stare benone, di vivere meglio di gran parte del mondo (spoiler: è vero), ma non si rendono conto che questo “benessere” ha le fondamenta anche su un sistema di sicurezza di cui capiscono poco o nulla. E soprattutto ignorano che, finché la nostra difesa dipende dall’umore di un presidente americano (che un giorno abbraccia la NATO, il giorno dopo lancia una bottiglia d’acqua al mappamondo), saremo sempre vassalli. Vassalli chic, certo, ma pur sempre vassalli.

Macron — l’unico che tra un battito di ciglia e un colletto rigido si ricorda che la Francia ha i bottoni giusti da premere — ha proposto di “condividere” la Force de Frappe. Ovviamente a condizioni francesi: Parigi comanda, voi vi adeguate, e guai a pensare di toccare il telecomando. È come un abbonamento premium: tu paghi, ma i contenuti li decide la Francia.

Nel frattempo, la Gran Bretagna — quella che è uscita dall’Ue ma non ha mai lasciato la scena — valuta di tornare in pista con il suo Trident, perché Brexit sì, ma perdere influenza no. E così l’Europa si trova con due proposte nucleari “in outsourcing”, mentre continua a produrre sottomarini, caccia stealth, radar e satelliti come se dovesse lanciare una nuova collezione alla Milano Defense Week.

E allora, cara Europa, non sarebbe ora di mettere mano alla “pasta” e farti una bella bomba tutta tua? Immagina: La Bombe Européenne, elegante, silenziosa, con un packaging minimal e un logo in Helvetica. Magari biodegradabile, che inquina solo per 200.000 anni, ma nel rispetto delle normative UE.

L’idea non è poi così assurda: le tecnologie ci sono, le risorse pure, e le motivazioni geopolitiche abbondano. La sovranità europea della difesa non passa solo per i droni e i satelliti, ma anche per la capacità di dire “se ci attaccate, ve ne pentirete, con gusto”.

Naturalmente, ci saranno gli scettici, i pacifisti, quelli col “no war” nel profilo, ma anche loro, sotto sotto, sognano un’Europa che finalmente smette i panni della cameriera dell’Occidente per indossare quelli della padrona di casa. Magari armata, ma sempre con stile.

E allora, sogni d’oro Europa… ma con testata. Possibilmente made in Italy, design tedesco, ingegneria francese e consegna Amazon Prime, in collaborazione con ESA. Guerra fredda ma sostenibile!


Nota finale: qualunque riferimento alla realtà è puramente voluto e profondamente ironico. Ma se qualcuno conosce un buon mercato nero, ci scriva.

di Redazione

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ABI e ASIB: Pontes de Diálogo entre as Imprensas Brasileira e Italiana https://lagazzetta-online.com/abi-e-asib-pontes-de-dialogo-entre-as-imprensas-brasileira-e-italiana/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=abi-e-asib-pontes-de-dialogo-entre-as-imprensas-brasileira-e-italiana https://lagazzetta-online.com/abi-e-asib-pontes-de-dialogo-entre-as-imprensas-brasileira-e-italiana/#respond Wed, 14 May 2025 01:40:39 +0000 https://lagazzetta-online.com/?p=16475 Em cerimônia marcada por solenidade e perspectivas promissoras, a Associação Brasileira de Imprensa (ABI) deu posse, nesta terça-feira (13), à sua nova Diretoria Executiva, ao terço do Conselho Deliberativo, ao Conselho Consultivo e ao Conselho Fiscal, eleitos no último dia 25 de abril. O evento, híbrido — presencial e transmitido via Zoom —, foi realizado […]

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O Presidente Octavio Costa discursando

Em cerimônia marcada por solenidade e perspectivas promissoras, a Associação Brasileira de Imprensa (ABI) deu posse, nesta terça-feira (13), à sua nova Diretoria Executiva, ao terço do Conselho Deliberativo, ao Conselho Consultivo e ao Conselho Fiscal, eleitos no último dia 25 de abril. O evento, híbrido — presencial e transmitido via Zoom —, foi realizado no salão nobre do 9º andar da histórica sede da entidade.

Da sin. Octavio Costa e Giuseppe Arnò

 

Regina Pimenta, vice presidente ABI

Na ocasião, o jornalista Vitor Iório foi eleito presidente do Conselho Deliberativo. Entre os discursos, destacaram-se as palavras da vice-presidente Regina Pimenta, dos conselheiros Fichel Davit Chargel (decano da ABI) e Marcelo Auler, da jornalista Hildegard Angel e do presidente reeleito da ABI, Octávio Costa. A cerimônia foi transmitida ao vivo pelo canal ABITV, no YouTube, ampliando o alcance democrático da entidade.

Dentre os convidados, a presença do Presidente da Associação da Imprensa Italiana no Brasil (ASIB), Dr. Giuseppe Arnò, ao lado de Patrícia Arno, responsável pela área jurídica da associação, foi particularmente significativa. O encontro reforçou a intenção mútua de estreitar os laços entre as imprensas italiana e brasileira, lançando as bases para uma colaboração efetiva na prestação de um serviço informativo qualificado e plural ao cidadão.

A convergência de valores e propósitos entre ABI e ASIB, especialmente no atual cenário de desafios democráticos e exigência por ética jornalística, abre caminho para futuras parcerias editoriais e institucionais. A perspectiva de um novo encontro entre os presidentes Octávio Costa e Giuseppe Arnò, previsto para ocorrer em São Paulo, durante o congresso anual da ASIB, já simboliza esse espírito de cooperação.

Ao final da solenidade, um coquetel de confraternização selou o clima de harmonia e esperança que permeou o evento — um marco não apenas na história da ABI, mas também no fortalecimento dos laços culturais e jornalísticos entre Brasil e Itália.

Hildegard Beatriz Angel e  Fichel Davit Chargel

 

G.A.

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La Guerra Dimenticata che Minaccia Tutti: Il Sudan e il Cinismo Geopolitico https://lagazzetta-online.com/la-guerra-dimenticata-che-minaccia-tutti-il-sudan-e-il-cinismo-geopolitico/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=la-guerra-dimenticata-che-minaccia-tutti-il-sudan-e-il-cinismo-geopolitico https://lagazzetta-online.com/la-guerra-dimenticata-che-minaccia-tutti-il-sudan-e-il-cinismo-geopolitico/#respond Tue, 13 May 2025 01:27:00 +0000 https://lagazzetta-online.com/?p=16468 Una guerra dimenticata   Sì, dimenticata. Perché non è a due ore di volo da casa nostra. Perché non minaccia le nostre vacanze, i nostri mercati, le nostre rotte commerciali. Perché le immagini che arrivano da Khartum o dal Darfur non riempiono i notiziari serali né scatenano ondate di solidarietà social. Eppure, il conflitto in […]

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Una guerra dimenticata
Un campo profughi in Ciad a maggio 2023

 

Sì, dimenticata. Perché non è a due ore di volo da casa nostra. Perché non minaccia le nostre vacanze, i nostri mercati, le nostre rotte commerciali. Perché le immagini che arrivano da Khartum o dal Darfur non riempiono i notiziari serali né scatenano ondate di solidarietà social. Eppure, il conflitto in Sudan ha tutti gli ingredienti per diventare una polveriera internazionale. Ma finché resta una tragedia “per altri”, può tranquillamente restare relegata a qualche trafiletto in fondo ai giornali.

Nel mondo bizzarro e incosciente in cui viviamo, l’attenzione mediatica e diplomatica si accende solo se un conflitto soddisfa certi criteri non dichiarati, ma evidenti:

  • Se c’è di mezzo il petrolio

  • Se si toccano interessi strategici delle grandi potenze

  • Se chi combatte ha l’atomica in casa o in tasca

  • Se le immagini sono particolarmente scioccanti o vicine geograficamente (meglio se entrambe)

La guerra in Sudan? Troppo africana, troppo complicata, troppo lontana. Ma anche troppo sottovalutata.


Il Sudan in fiamme

La guerra civile scoppiata il 15 aprile 2023 oppone le Forze armate sudanesi, guidate dal generale Abdel Fattah al-Burhan, alle Rapid Support Forces (RSF), una milizia paramilitare diretta da Mohamed Hamdan Dagalo, detto “Hemedti”. Entrambi erano uomini del potere, ex alleati, oggi nemici giurati in lotta per il controllo del paese.

Dopo un anno di battaglie sanguinose, soprattutto a Khartum – abbandonata da milioni di civili – il conflitto si è spostato e intensificato in nuove zone, trasformandosi in una guerra a tratti hi-tech, combattuta anche con droni esplosivi di ultima generazione. E, secondo numerose fonti, con il diretto coinvolgimento di potenze esterne.


Gli Emirati Arabi Uniti e i droni “fantasma”

Tra le forze che avrebbero scelto un campo, spiccano gli Emirati Arabi Uniti, sospettati di armare e sostenere le RSF. I droni usati contro Port Sudan, città-rifugio del governo provvisorio sudanese, sembrano troppo moderni per provenire da scorte locali. Alcuni testimoni li descrivono come silenziosi, precisi, letali. Il sospetto? Che decollino da basi nel Puntland somalo o nel sud del Sudan, con tecnologia e logistica fornite direttamente da Abu Dhabi.

Il governo sudanese ha accusato gli Emirati di violare la propria sovranità e li ha ufficialmente dichiarati “forze ostili”. La reazione? La sospensione delle relazioni diplomatiche. Un evento grave, che marca un salto di qualità nel conflitto.


Un massacro che non interessa (quasi) a nessuno

Secondo le stime ONU, oltre 140.000 persone sono morte nel conflitto sudanese in due anni. La cifra, già scioccante, cresce ogni giorno: civili sterminati, città distrutte, milioni di sfollati. E mentre i miliziani RSF avanzano nel Darfur – la stessa regione teatro di un genocidio nel 2003-2005 – la comunità internazionale resta in silenzio.

Nel frattempo, una notizia gravissima ha fatto sobbalzare le cancellerie arabe: 18 ufficiali emiratini sarebbero morti in un raid aereo sudanese nella base di Nyala, dopo l’arrivo di un cargo carico – si sospetta – di armi. Se confermato, questo evento segnerebbe il passaggio da una guerra locale a un conflitto regionale.


Il rischio di un’escalation internazionale

Il coinvolgimento diretto degli Emirati, gli attacchi mirati contro Port Sudan e la radicalizzazione delle posizioni rendono la guerra civile sudanese un potenziale detonatore per l’intera area del Corno d’Africa e oltre.

Con gli Emirati già coinvolti, l’Arabia Saudita allertata, e gruppi armati attivi in zone contese tra Ciad, Libia e Sudan, la partita rischia di trasformarsi in un gioco pericoloso tra potenze regionali.

Una guerra civile africana che nessuno vuole guardare potrebbe diventare presto un nuovo fronte globale. Ma forse solo allora ce ne accorgeremo davvero.


Conclusione sarcastica, ma realistica

Se il Sudan avesse uranio, un oleodotto che arriva in Europa o una base NATO, oggi se ne parlerebbe ogni ora. Se i morti fossero in un paese dal nome più pronunciabile, sarebbe già iniziato un summit internazionale. Ma finché la guerra resta in Africa e le bombe non hanno passaporti occidentali, può restare una guerra dimenticata.

Fino al giorno in cui non sarà troppo tardi.

Di Redazione

Credit foto: Di Henry Wilkins/VOA – https://www.voanews.com/a/number-of-refugees-who-fled-sudan-for-chad-double-in-week-/7095241.htmlPubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=132039457

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ATTIVITÀ SOLARE | A L’Aquila la Scuola internazionale per giovani scienziati https://lagazzetta-online.com/attivita-solare-a-laquila-la-scuola-internazionale-per-giovani-scienziati/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=attivita-solare-a-laquila-la-scuola-internazionale-per-giovani-scienziati https://lagazzetta-online.com/attivita-solare-a-laquila-la-scuola-internazionale-per-giovani-scienziati/#respond Tue, 13 May 2025 00:21:59 +0000 https://lagazzetta-online.com/?p=16465 Centro Congressi “Luigi Zordan” [Roma, 12 maggio 2025] Al via oggi, negli spazi del Centro Congressi “Luigi Zordan” dell’Aquila, la Scuola internazionale “Cross-scale coupling of Heliophysics Systems” organizzata da Consorzio Area di Ricerca in Astrogeofisica, Università degli Studi dell’Aquila, Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). Il corso, in […]

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Centro Congressi “Luigi Zordan”

[Roma, 12 maggio 2025]

Al via oggi, negli spazi del Centro Congressi “Luigi Zordan” dell’Aquila, la Scuola internazionale “Cross-scale coupling of Heliophysics Systems” organizzata da Consorzio Area di Ricerca in Astrogeofisica, Università degli Studi dell’Aquila, Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV).

Il corso, in programma fino a venerdì 16 maggio, sarà dedicato alla discussione di tematiche di grande attualità e interesse scientifico: attività solare, esplosioni coronali con relativa propagazione di strutture coronali nello spazio interplanetario, interazione tra magnetosfera e ionosfera terrestri, tempeste geomagnetiche e Space Weather.

La Scuola, patrocinata tra gli altri dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA), coinvolge 50 giovani ricercatori provenienti da Enti e Università di tutto il mondo che saranno guidati nelle loro attività da alcuni dei più autorevoli scienziati del settore.

Clicca qui per maggiori informazioni

Link utili:

Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)

Consorzio Area di Ricerca in Astrogeofisica

Università degli Studi dell’Aquila

Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF)

Scuola_internazionale_L'Aquila_attività_solare_copertina.png

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Ufficio Stampa / Press Office
Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – INGV
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GLI INCONTRI A TIRANA DELLA DELEGAZIONE VERBUMLANDIART https://lagazzetta-online.com/gli-incontri-a-tirana-della-delegazione-verbumlandiart/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=gli-incontri-a-tirana-della-delegazione-verbumlandiart https://lagazzetta-online.com/gli-incontri-a-tirana-della-delegazione-verbumlandiart/#respond Sun, 11 May 2025 22:11:01 +0000 https://lagazzetta-online.com/?p=16461   Visita all’Ambasciata d’Italia e in serata conferenza con il giornale letterario Nacional   BITOLA (Macedonia del Nord) – Quando saranno conclusi gli impegni che l’Associazione internazionale VERBUMLANDIART ha in programma dall’11 al 13 maggio a Bitola, Ohrid e Skopje, la delegazione partirà il 14 per Tirana. Alle ore 15:00 la delegazione, composta dalla presidente […]

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Visita all’Ambasciata d’Italia e in serata conferenza con il giornale letterario Nacional

 

BITOLA (Macedonia del Nord) – Quando saranno conclusi gli impegni che l’Associazione internazionale VERBUMLANDIART ha in programma dall’11 al 13 maggio a Bitola, Ohrid e Skopje, la delegazione partirà il 14 per Tirana. Alle ore 15:00 la delegazione, composta dalla presidente Regina Resta (poetessa e critica letteraria), Maria Pia Turiello (presidente del Comitato scientifico e criminologa forense), dal vicepresidente Goffredo Palmerini (giornalista e scrittore), dall’ on. Mirella Cristina (avvocata e già Parlamentare) e Mirjana Dobrilla (poetessa e traduttrice), sarà ricevuta all’Ambasciata d’Italia.

La delegazione porterà il saluto all’Ambasciatore dr. Marco Alberti e illustrerà scopi della missione e gli impegni nella capitale albanese, oltre alle attività che in campo letterario e artistico da anni Verbumlandiart conduce in partenariato con associazioni culturali albanesi e dei Paesi balcanici (Serbia, Croazia, Montenegro e Macedonia del Nord). 

Alle ore 18:00 la delegazione parteciperà alla conferenza “La presenza della Letteratura contemporanea italiana e internazionale nel giornale letterario e culturale NACIONAL”, organizzata dalla Casa editrice Nacional presso la Sala conferenze dell’Hotel Oxford di Tirana. La conferenza mira a far luce sull’influenza, i contributi e la vasta eco della letteratura contemporanea italiana e internazionale in una delle piattaforme più importanti della cultura e della letteratura albanese, qual è il giornale letterario e culturale “Nacional”. 

Saranno Ospiti d’Onore della manifestazione gli esponenti dell’associazione culturale salentina Verbumlandiart: la Presidente Regina Resta, l’On. Mirella Cristina, Goffredo Palmerini, Maria Pia Turiello, Mirjana Dobrilla

Queste le personalità che prenderanno parte all’incontro culturale: Prof. Dr. Gjovalin Shkurtaj, studioso della cultura arbëreshe, traduttore di letteratura italiana, Accademico; Prof. Dr. Klara Kodra, poetessa, studiosa della letteratura arbëreshe, traduttrice di letteratura italiana, Accademica; Prof. Dr. Anton Papleka, poeta, traduttore di letteratura internazionale, studioso; Dr. Mujë Buçpapaj, poeta, traduttore, studioso di letteratura, direttore della Casa editrice e del giornale letterario “Nacional”. Parteciperanno inoltre scrittori, poeti, studiosi e traduttori provenienti da Albania, Kosovo, Macedonia, Montenegro.

La conferenza sarà un ponte tra culture, traduzioni e ispirazioni comuni nel campo della letteratura contemporanea. Organizzatore dell’evento il Dr. Mujë Buçpapaj e Coordinatrice la giornalista, scrittrice e traduttrice Dr. Angela Kosta.  La delegazione Verbumlandiart farà rientro in Italia nella serata di giovedì 15 maggio.

 

Goffredo Palmerini

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Che bello, che botto! https://lagazzetta-online.com/che-bello-che-botto/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=che-bello-che-botto https://lagazzetta-online.com/che-bello-che-botto/#respond Sun, 11 May 2025 01:23:42 +0000 https://lagazzetta-online.com/?p=16458 Sinner torna, vince e infiamma Roma: Foro Italico in delirio ROMA – È tornato. Ed è tornato alla Sinner: silenzioso, elegante, letale. Jannik Sinner rientra in campo dopo 104 giorni e lo fa come se nulla fosse successo, con una vittoria secca sull’argentino Mariano Navone (6-3, 6-4) agli Internazionali d’Italia. Il pubblico romano lo accoglie […]

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Sinner torna, vince e infiamma Roma: Foro Italico in delirio

ROMA – È tornato. Ed è tornato alla Sinner: silenzioso, elegante, letale. Jannik Sinner rientra in campo dopo 104 giorni e lo fa come se nulla fosse successo, con una vittoria secca sull’argentino Mariano Navone (6-3, 6-4) agli Internazionali d’Italia. Il pubblico romano lo accoglie come un eroe rientrato dalla battaglia… o forse da una lunga vacanza di lusso, a giudicare dalla forma fisica e dal tennis scintillante.

Un ritorno che sa di abbraccio collettivo, con un Centrale gremito e arancionissimo: parrucche, magliette, cori da stadio – mancavano solo i fumogeni (per fortuna). Ma il vero botto lo fa lui, Jannik, che a fine match firma la camera con un semplice: “Che bello” e un cuore. E in effetti, che bello davvero.

Con un completo total black degno dei grandi ritorni e una concentrazione zen, Sinner archivia le formalità in poco più di un’ora e mezza. Navone, n.99 del mondo, prova a resistere ma viene travolto tra colpi profondi, dritti chirurgici e quella freddezza da n.1 che – spoiler – resterà tale almeno fino al Roland Garros.

E mentre in tribuna mamma Siglinde e papà Hanspeter applaudono commossi accanto ad Alcaraz (che prende appunti?), dagli spalti arriva l’incitamento più romano di tutti: “Daje Jannik!”.

I numeri?

22 vittorie consecutive.
1 cuore disegnato.
0 dubbi: Sinner è tornato, e fa sul serio.

Prossimo avversario? L’olandese Jesper de Jong. Ma intanto godiamoci questo ritorno. Perché il cavaliere roscio è tornato a galoppare. E no, “non je devi rompe”.

di Redazione

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Bronzi di Riace Reggio Calabria: Tesori del Museo Archeologico https://lagazzetta-online.com/bronzi-di-riace-reggio-calabria-tesori-del-museo-archeologico/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=bronzi-di-riace-reggio-calabria-tesori-del-museo-archeologico https://lagazzetta-online.com/bronzi-di-riace-reggio-calabria-tesori-del-museo-archeologico/#respond Sat, 10 May 2025 20:34:34 +0000 https://lagazzetta-online.com/?p=16455 I Bronzi di Riace Reggio Calabria sono tra le sculture più iconiche e misteriose del mondo antico. Questi guerrieri di bronzo a grandezza naturale attraggono ogni anno migliaia di visitatori. Il loro luogo di conservazione privilegiato è il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria. Il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria ospita, oltre ai celebri […]

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I Bronzi di Riace Reggio Calabria sono tra le sculture più iconiche e misteriose del mondo antico. Questi guerrieri di bronzo a grandezza naturale attraggono ogni anno migliaia di visitatori. Il loro luogo di conservazione privilegiato è il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.

Il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria ospita, oltre ai celebri Bronzi di Riace Reggio Calabria, una vasta collezione di reperti archeologici. Questi manufatti raccontano la storia millenaria della Calabria e della Magna Grecia. Una visita al museo è un viaggio affascinante nel passato.

https://it.wikipedia.org/wiki/Museo_archeologico_nazionale_di_Reggio_Calabria
museo archeologico di Reggio

La Scoperta dei Bronzi di Riace

La scoperta dei Bronzi di Riace Reggio Calabria avvenne in modo casuale nell’estate del 1972. Un sub romano, Stefano Mariottini, si trovava nelle acque cristalline al largo della costa di Riace Marina. A pochi metri di profondità, emerse la sagoma di una statua in bronzo. Poco dopo, fu rinvenuta una seconda statua, a breve distanza dalla prima.
Il ritrovamento dei Bronzi di Riace Reggio Calabria suscitò immediatamente un’enorme attenzione a livello mondiale. Le due statue, eccezionalmente conservate, rappresentavano un’importante testimonianza della scultura greca del V secolo a.C. La loro bellezza e il loro mistero affascinarono esperti e pubblico.

Il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria: custode dei Bronzi

Il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria divenne la casa definitiva dei Bronzi di Riace Reggio Calabria. Il museo, situato nel cuore della città, è uno dei più importanti musei archeologici d’Italia. La sua collezione spazia dalla preistoria all’età romana, con un’attenzione particolare ai reperti provenienti dalle colonie greche della Calabria.

L’allestimento del museo è stato progettato per valorizzare al meglio i Bronzi di Riace Reggio Calabria. Le statue sono esposte in una sala appositamente climatizzata e protetta. Un sistema di illuminazione sofisticato ne esalta i dettagli anatomici e la maestosità. I visitatori possono ammirare da vicino questi capolavori dell’arte greca.

Altri Tesori Archeologici del Museo di Reggio Calabria

Oltre ai Bronzi di Riace Reggio Calabria, il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria custodisce numerosi altri reperti di grande valore storico e artistico.

Tra questi, spiccano:
* I Kouroi di Reggio Calabria: Due statue marmoree arcaiche di giovani uomini, risalenti al VI secolo a.C. La loro possente fisicità e il sorriso enigmatico sono tipici della scultura greca di quel periodo.
* La Testa di Basilea: Un’imponente testa in bronzo di un personaggio maschile, probabilmente un atleta o un eroe. La sua espressività e la finezza dei dettagli testimoniano l’abilità dei bronzisti greci.
* I Pinakes di Locri: Tavolette votive in terracotta decorate con scene mitologiche e religiose, provenienti dal santuario di Persefone a Locri Epizefiri. Questi reperti offrono preziose informazioni sulla vita religiosa e sulle credenze degli antichi Locresi.
* I Mosaici Romani: Pavimenti musivi di epoca romana ritrovati in diverse località della Calabria. Le intricate decorazioni geometriche e figurate testimoniano la ricchezza e la raffinatezza delle ville romane della regione.
* Materiali Preistorici e Protostorici: Testimonianze delle prime forme di insediamento umano in Calabria, risalenti al Paleolitico e all’Età del Bronzo. Ceramiche, strumenti in pietra e oggetti di ornamento raccontano la vita quotidiana delle antiche comunità.

Il Fascino Misterioso dei Bronzi di Riace

I Bronzi di Riace Reggio Calabria continuano ad affascinare per la loro bellezza e per i numerosi interrogativi che ancora li circondano. Non si conosce con certezza l’identità degli scultori né dei personaggi rappresentati. Le ipotesi più accreditate li attribuiscono a grandi maestri del V secolo a.C., come Fidia o Mirone.
Le due statue, soprannominate “il Giovane” e “il Vecchio”, presentano differenze stilistiche che suggeriscono la mano di due artisti diversi o due fasi cronologiche distinte. La perfezione anatomica, la forza espressiva dei volti e la cura dei dettagli rendono questi bronzi dei capolavori assoluti della scultura greca.

L’Importanza Culturale ed Economica dei Bronzi di Riace per Reggio Calabria

I Bronzi di Riace Reggio Calabria rappresentano un simbolo identitario per la città di Reggio Calabria e per l’intera regione. La loro presenza nel Museo Archeologico Nazionale attira un flusso costante di turisti e studiosi da tutto il mondo.
Il turismo legato ai Bronzi di Riace Reggio Calabria ha un impatto economico significativo sulla città, generando entrate per le attività ricettive, la ristorazione e il commercio locale. La valorizzazione di questo patrimonio culturale è fondamentale per lo sviluppo sostenibile del territorio.

Il Restauro e la Conservazione dei Bronzi di Riace

Dopo la loro scoperta, i Bronzi di Riace Reggio Calabria furono sottoposti a un lungo e delicato processo di restauro. Gli esperti lavorarono per rimuovere le incrostazioni marine e per stabilizzare la struttura metallica delle statue.
La conservazione dei Bronzi di Riace Reggio Calabria è un impegno continuo. Il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria garantisce condizioni ambientali ottimali per preservare nel tempo questi capolavori. La temperatura, l’umidità e l’illuminazione della sala espositiva sono costantemente monitorate.

La Calabria e la Magna Grecia: un patrimonio da scoprire

Il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria è la porta d’accesso a un patrimonio archeologico straordinario. La Calabria fu una delle regioni più importanti della Magna Grecia, la colonizzazione greca dell’Italia meridionale.
Le antiche città greche di Locri Epizefiri, Crotone, Sibari e Reggio (Rhegion) fiorirono per secoli, lasciando testimonianze preziose della loro cultura e della loro arte. I reperti conservati nel museo offrono uno spaccato affascinante di questo passato glorioso.

Visitare il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria

Una visita al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria è un’esperienza indimenticabile per chiunque sia interessato alla storia e all’arte antica. Ammirare da vicino i Bronzi di Riace Reggio Calabria è un’emozione unica.
Il museo è facilmente accessibile e offre servizi di accoglienza e didattica per i visitatori. Percorrere le sue sale significa intraprendere un viaggio nel tempo, alla scoperta delle radici della nostra civiltà.
L’Eredità dei Bronzi di Riace nel Mondo dell’Arte

I Bronzi di Riace Reggio Calabria hanno influenzato il mondo dell’arte contemporanea. La loro possente bellezza e il loro mistero continuano a ispirare artisti e creativi. La loro immagine è diventata un simbolo dell’eccellenza della scultura greca e un’icona della cultura italiana.
La loro storia, dalla casuale scoperta al loro status di capolavori museali, è una narrazione affascinante che testimonia la fragilità e la potenza del patrimonio culturale.

Il Futuro dei Bronzi di Riace e del Museo

Il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria continua a essere un centro di ricerca e di valorizzazione del patrimonio archeologico della regione. I Bronzi di Riace Reggio Calabria rimangono il suo fiore all’occhiello, per studiosi e appassionati.
Progetti futuri mirano a migliorare ulteriormente l’esperienza di visita e a promuovere la conoscenza di questi tesori nel mondo. La collaborazione con istituzioni culturali internazionali e l’utilizzo di nuove tecnologie possono contribuire a rendere ancora più accessibile e coinvolgente la storia dei Bronzi di Riace Reggio Calabria e degli altri reperti del museo.

Conclusione sui Bronzi di Riace a Reggio Calabria

I Bronzi di Riace Reggio Calabria sono un’attrazione imperdibile per chi visita la Calabria. La loro maestosità e il loro mistero, uniti alla ricchezza della collezione del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, offrono un’esperienza culturale di altissimo livello.
Questi guerrieri di bronzo, emersi dalle profondità del mare, continuano a raccontare una storia millenaria, testimoniando la grandezza della civiltà greca e il fascino intramontabile dell’arte antica. Una visita al museo di Reggio Calabria è un’occasione unica per ammirare da vicino questi capolavori e per immergersi nel ricco patrimonio archeologico della Calabria. I Bronzi di Riace Reggio Calabria rimangono un simbolo potente della bellezza e della storia del nostro paese.

Giuseppe Criseo

Bronzi di Riace e tanto altro a Reggio Calabria

Il Quotidiano d'Italia

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